ABC filati: la rafia
Sempre più usata, sempre più di moda per realizzare borse, cappelli e accessori la rafia è sicuramente uno dei materiali più venduti nel periodo primaverile estivo nel settore dell’aguglieria.
Il mondo della rafia si divide principalmente in due: la rafia naturale e quella di viscosa, detta anche rafia sintetica (termine che di per se non significa nulla). La rafia è un materiale totalmente naturale, infatti è una fibra che si ottiene dal processo di scortecciamento delle palme africane del genere Raphia, che crescono in molte zone equatoriali e subequatoriali. La rafia nulla ha a che vedere con il rattan, che altro non è che il legno di alcune palme rampicanti, principalmente del genere Calamus rotang.
Le fibre della palma sono fibre corte, infatti la pura rafia naturale è composta da molti filamenti di pochi centimetri di lunghezza. Il processo di tintura, cioè di colorazione, della rafia naturale è abbastanza complesso e la fibra di rafia si presta ad essere tinta con tinte molto coprenti. Il colore originale, quello naturale, varia da un senape spento ad un nocciola intenso, a seconda delle zone di provenienza e coltivazione delle palme.
È bene ricordare che un filo di rafia naturale ha una lunghezza massima di 150 cm e profilo irregolare: qualora trovaste in commercio filati di rafia naturale a bobina unica senza nodi, o con spezzoni più lunghi di 150 cm, sappiate che non è rafia naturale. La rafia naturale è un materiale economico, ma qualora sceglieste rafie di lunghezza importante il prezzo salirà notevolmente data la rarità di filamenti lunghi.
Ad oggi non vi sono coltivazioni biologiche di palma equatoriale quindi chiunque tenti la vendita di rafia, spacciandola per biologica, vi sta imbrogliando.
La rafia sintetica nasce invece per la prima volta al mondo in Italia, grazie alla felice intuizione di Dino e Marco Terragni della Covema di Milano, che per primi in Italia produssero la rafia sintetica impiegando il polipropilene. La rafia sintetica nasce attraverso l’uso del rayon viscosa o del polipropilene. A differenza della rafia naturale, in questo caso notare le differenze tra i due materiali di base è nettamente più complesso ad un occhio non allenato.
A parità di livello qualitativo e produttivo la rafia sintetica a base rayon viscosa è secca, molto lucida, riflette la luce se illuminata direttamente, fa pieghe. Quella di poliestere risulta meno secca, opaca, con una capacità plastica maggiore. La rafia sintetica può essere tinta monocolore o, usando tecnologie a spruzzo, in policromia, cioè con effetti mélange.
Attenzione però! Siccome il processo di tintura a spruzzo è estremamente costoso in commercio vengono proposte rafie sintetiche multicolore che, invece, sfruttano una molecola sintetica brevettata da una nota multinazionale, il nylon dicroico. Che è un materiale facilmente colorabile per processo di iniezione. La qualità però non ha nulla a che vedere con la rafia.
Cogliamo l’occasione, rispondendo a molte nostre clienti che ci hanno chiesto come sia possibile che la nostra rafia di viscosa, della linea TDF Filati, oltre ad avere tantissimi colori, sia così morbida e facilmente lavorabile. Ed essere proposta ad un prezzo molto concorrenziale.
Mi piacerebbe molto raccontarvi dell’intero processo produttivo della nostra rafia di viscosa – spiega Tatiana de Franceschi, titolare della catena Arcobaleno Filati – ma è il risultato di quasi un anno di lavoro e tentativi, che ci sono costati investimenti e fatica. Posso dirvi solo che l’intuizione è arrivata un pomeriggio quando ero a camminare in campagna con i nostri adorati jack russel e degli agricoltori stavano tagliando degli alberi. Chiesi spiegazioni e dopo innumerevoli tentativi ecco la rafia di viscosa TDF Filati. È la più morbida sul mercato e vedere che i nostri concorrenti la ordinano per cercare di capire come è fatta mi diverte tantissimo. Anche perché se la portassero ad analizzare scoprirebbero che… è protetta da brevetto industriale e quindi non replicabile!
Ricevere i vostri commenti, sentirvi entusiaste per la facilità con cui lavorate la nostra rafia è uno sprone a fare sempre meglio, a produrre materiali qualitativamente sempre migliori e cercare le novità più interessanti sul mercato! Grazie di cuore per l’affetto che sempre mi dimostrate.
Concludiamo con una nota: vi è chi tenta di spacciare per rafia di viscosa o rafia sintetica un materiale plastico di scarissima qualità che prende il nome di polyrattan che è un puro materiale plastico (plastica piatta). E’ un materiale di fabbricazione cinese e spesso al suo interno vi sono scarti di altre produzioni plastiche, con solventi e materiali tossici. E’ facilmente identificabile come materiale poichè si presenta in rocche o bobine piuttosto ampie di diametro e ricorda vagamente il materiale con cui si realizzavano le sedute delle sedie.