Cashmere: quello che tanti non dicono
Il cashmere da sempre rappresenta il prodotto di lusso, di nicchia, la scelta per chi vuole e può permettersi il meglio. E noi dell’Arcobaleno Filati vogliamo fare un po’ di chiarezza sugli aspetti legati a questo pregiatissimo materiale. Nel mondo dei produttori di filato, infatti, c’è chi demonizza l’utilizzo del cashmere riciclato o rigenerato, detto anche eco cashmere, dimostrando oltre che poca sensibilità a delle scelte ecosostenibili anche poca conoscenza in tema di filati e caratteristiche intrinseche.
Dovette difatti sapere che il cashmere se da sempre rappresenta una delle fibre tessili più pregiate con cui realizzare accessori di maglieria e maglioni caldissimi e morbidi, di contro ha che è una fibra molto poco eco sostenibile. I vantaggi del cashmere sono molteplici: non fa pieghe, è molto morbido e soffice, ha una eccezionale capacità isolante, assorbe sudore e umidità, una volta tinto ha una buona capacità di trattenere i colori, nei lavaggi (se di qualità) non stinge, non diviene elastico e non si rovina.
Ma, c’è un ma… il cashmere non è un prodotto sostenibile! Perchè ? Pensate che per ottenere la fibra finita, necessaria per confezionare (a macchina) un maglione taglia S, cioè circa 350 grammi, bisogna impiegare una fibra grezza prodotta da ben quattro capre perchè da una capra si producono circa 100 grammi di cashmere finito. Il cashmere è circa 100 volte meno ecosostenibile della lana.
La crescente richiesta di cashmere da parte dei mercati internazionali ha fatto sì che nelle mandrie di pecore gli allevatori introducano un numero sempre maggiore di capre. A lungo andare questa scelta ha prodotto una desertificazione maggiore della Mongolia, il primo paese produttore al mondo di cashmere, perchè gli zoccoli delle capre, a differenza di quelli delle pecore, rompono il terreno arido impedendo all’erba di crescere.
Ecco che partire dagli scarti di produzione del cashmere, dandogli nuova vita, nella più tipica moda circolare, è la scelta più giusta per salvaguardare l’ambiente.
Staff Arcobaleno Filati