Fibre nobili: cashmere, vigogna, cammello e yangir
Nel complesso e affascinante mondo dei filati esistono delle fibre, di origine animale, che rappresentano quanto di meglio madre natura mette a nostra disposizione per realizzare capi di abbigliamento, costosi e preziosissimi. Fibre che per rarità e prezzo rappresentano una scelta per pochi, che non vogliono scendere a compromessi. Scopriamole assieme.
Cashmere | Il cashmere è senza ombra di dubbio una delle fibre più pregiate e costose. E’ una fibra naturale che deriva dalle capre di tipo Hircus, di cui sappiamo da testimonianze chiarissime, che vengono allevate dalle popolazioni asiatiche da non meno di 7.500 anni. Oggi le più grandi mandrie allevate sono concentrate nelle regioni del Sinkiang, nel Tibet e in Mongolia. Il colore classico del cashmere va dal beige al bruno, il colore più costoso e pregiato è il bianco naturale. Il cashmere non deriva dal pelo della capra Hircus, come in molti pensano, bensì dal sottovello, chiamato duvet. Ogni capra produce circa 250 grammi all’anno di duvet, raccolto in primavera ttraverso appositi pettini, che lavorato genera 100 grammi di cashmere finito. Il duvet più classico è di 15 micron di diametro.
Guanaco | Il guanaco è un camelide sudamericano che si adatta meravigliosamente bene alla vita sulle pendici andine. A differenza delle pecore da lana, in Patagonia e più precisamente nella Terra del Fuego il Guanaco è indigeno ed essendo un brucatore selettivo non produce desertificazione. Considerato un animale mitologico, il suo pelo è tra i più pregiati al mondo avendo la straordinaria finezza di 13,5 – 14 micron. Il guanaco viene allevato e tostato ma solo una volta ogni due anni: il pelo raccolto viene ejerrato, processo che ne elimina le impurità ed i peli più grossi. Il risultato è un fiocco di colore caldo, impalpabile, caldissimo e incredibilmente morbido.
Vigogna | La vigogna, parente del Guanaco, del Lama e dell’Alpaca, viene allevata in Perù, Cile, Bolivia e Argentina da piccoli produttori locali. Le popolazioni locali la consideravano un dono del Dio del Sole, Inti. Dall’età delle popolazione precolombiane il vello di Vigogna era considerato estremamente prezioso e solo le famiglie più importanti potevano indossare capi costruiti con questa fibra. La Vigogna è il camelide da cui si ottiene il pelo più sottile nel mondo animale, solo 12 micron. Questo fa capire quanto prezioso sia il suo fiocco, la materia prima lavorata e pronta per essere venduta nei mercati internazionali. I più importanti venditori di Vigogna sono peruviani ed un chilogrammo di vigogna semi lavorata può arrivare a costare tra i 1600,00€ ed i 2000,00€.
Cammello | Il cammello è da sempre considerato uno degli animali dal vello più prezioso. E’ un animale molto diffuso in Africa, Arabia ed in molti paesi asiatici. Ne esistono due sottospecie: quella ad una gobba, detta Dromedario, e quella a due gobbe, detta Cammello. Nelle province più fredde del confine tra Mongolia e Cina, vive il Cammello Bactrianicus. Da cui si ricava un pelo lunghissimo e molto caldo, detto duvet battrian, che è molto più pregiato del cashmere. Le mandrie più importanti di Battrian si trovano in Cina e vengono allevate nei distretti settentrionali dell’Inner Mongolia ed a nord dello Xinjang. Già Marco Polo, nel suo Milione, descriveva cammelli bianchi allevati per il loro pelo. Sono rarissimi ed un chilo di duvet battrian bianco, di 18 micron, non costa meno di 3500,00€. Il baby camel, invece, è il pelo di cammelli molto giovani, che si ottiene da animali entro i tre anni di età. Ciò che in pochi sanno è che il cammello non si carda, ma il duvet viene raccolto perchè cade naturalmente. E’ un processo lunghissimo che fa lievitare i costi.
Yangir | Il cammello e la vigogna sono quanto di meglio pensavate di trovare sul mercato ? Allora non avete mai toccato lo Yangir (Ibex Siberica)! Lo stambecco himalayano che vive al di sopra dei 5.700 metri di altitudine dove le temperature medie in estate, il momento più caldo, non salgono mai al di sopra dei -12 e possono toccare punte di -50 gradi. La vita in un ambiente così estremo è garantita da un pelo dalle capacità isolanti e caloriche ineguagliabili. Si pensi che lo yangir è dieci volte più caldo del cashmere. Il sottovello è brillante, lucente, morbidissimo, quasi impalpabile e misura 13,5 micron. Lo Yangir nel settore del lusso ha soppiantato il cashmere e i marchi più prestigiosi propongono un maglione con percentuali variabili di Yangir a prezzi che variano da 5000€ a 7500€. Un etto di Yangir semifinito ha una quotazione di 360€ / etto.
Redazione Arcobaleno Filati