Alpaca Suri: filati di lusso, etici ed ecosostenibili
Lo spunto per scrivere questo articolo è quanto è accaduto un pomeriggio dello scorso inverno nel nostro negozio. Entra una cliente e si rivolge a me, chiedendomi del filato in Alpaca. Come sempre accade, vista la particolarità del filato, spiego che trattiamo quattro diverse tipologie di filato in Alpaca, mista al cashmere ed alla seta, oltre che pura e mista alla migliore lana merinos. La cliente mi chiede la provenienza e spiego che trattiamo solo la migliore fibra proveniente dagli allevamenti della Nuova Zelanda e dell’Australia. La cliente, piuttosto indispettita, credendo forse che la prendessi in giro, sbottando che l’Alpaca è solo andina, esce infastidita dal negozio senza acquistare nulla. Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza…
HAUACAYA E SURI
Le popolazioni Inca, Maia e Aztechi allevavano già allora gli alpaca come testi,o Iano numerosi reperti storici. Originariamente non erano animali associati alle alte quote ed ai pascoli molto poveri. Il cambiamento delle zone di allevamento degli alpaca avvenne con l’invasione spagnola nel 1500, quando i conquistadores uccisero il 90% della popolazione di alpaca sudamericani per lasciare spazio nei pascoli alle razze bovine importate dagli spagnoli. All’inizio del ‘900 l’allevamento degli alpaca visse un nuovo periodo di sviluppo grazie alla sempre maggiore richiesta del fine filato. In questo contesto gli allevatori ebbero modo di distinguere due generi di alpaca: l’Alpaca Hauacaya e l’Alpaca Suri.
L’Alpaca è un camelide, cioè un mammifero della stessa famiglia del Lama, del Guanaco, della Vigogna e del Cammello. Uno dei filati più prestigiosi e lussuosi al mondo è senz’altro l’Alpaca Suri che si caratterizza, dalla normale alpaca, per una fibra estremamente soffice, impermeabile, caldissima. Quella di Hauacaya invece è molto simile a quello della pecora: denso, riccio, morbido.
Per rendere meglio l’idea della sua esclusività è bene sapere che il 95% della popolazione mondiale di Alpaca è di tipo Hauacaya. Solo il 5% della popolazione mondiale di Alpaca è di Suri. Un filato pertanto molto raro che può avere un prezzo anche cinque volte superiore a quello del tradizionale Alpaca. La stragrande maggioranza del filato di alpaca Suri è acquistato dai marchi di moda di lusso, molti dei quali italiani, che la utilizzano per realizzare capi di alta moda dai prezzi stellari. La maggior parte degli allevamenti di Alpaca Suri sono situati in Gran Bretagna, Nuova Zelanda e Australia mentre in Cile viene allevato il 75% della popolazione di Alpaca Hauacaya.
LA LANA DEGLI DEI
L’alpaca suri è geneticamente dominante quindi incrociando un suri con un huacaya si ottiene sempre un suri. A guardarli gli alpaca suri presentano un vello appeso al corpo, che si muove liberamente e conferisce all’alpaca un aspetto brillante: il principale segno di qualità in un Suri è la lucentezza, ma l’animale dovrebbe anche avere un vello fine, denso e untuoso che dovrebbe essere fresco al tatto. Un filato quindi raro che deve la sua fama anche alle sue caratteristiche intrinseche e che ne fanno uno dei più ricercati al mondo. La tosatura degli alpaca avviene una volta l’anno seguendo metodi manuali e delicati per non compromettere la qualità della fibra e per salvaguardare l’animale. Inoltre, la tosatura aiuta l’alpaca a non soffrire troppo il caldo durante l’estate. Le tonalità dell’alpaca suri virano dal bianco al beige con sfumature grigie e più raramente rosate. Alcuni produttori hanno denominato questo filato “lana degli Dei”, un superlativo che si riferisce all’elevata qualità delle fibre di alpaca suri. Gli alpaca suri hanno fino a 22 tonalità naturali tra cui bianco, rosa, marrone, grigio e nero.
UN FILATO NATURALE ED ETICO
I filati ricavati dall’alpaca suri hanno proprietà davvero uniche: sulla pelle, la fibra di alpaca suri lascia una sensazione di freschezza e morbidezza rare, molto simili al cashmere. L’Alpaca Suri è più calda della lana e ha la lucentezza della seta. Inoltre, le fibre di alpaca suri sono parzialmente cave e con queste si possono produrre capi leggeri con eccellenti proprietà termiche poiché il prodotto lavorato è fine, morbido e caldo.
La lana di alpaca suri non contiene lanolina ed è quindi ipoallergenica; inoltre, nella lavorazione di questo filato non vengono utilizzate sostanze chimiche e questo permette alla fibra di restare il più possibile naturale. Le fibre di alpaca suri presentano quindi alcune proprietà che le rendono uniche:
- – Maggiore traspirabilità;
- – Capacità di assorbire l’umidità del corpo;
- – Naturalmente antivento;
- – Ignifugo;
- – A bassa elettricità statica;
- – Resistente agli odori;
- – Del tutto naturale e biodegradabile.
La fibra di alpaca suri è lunga e fina e necessita di un lavaggio per eliminare i residui di sporco e il sottile strato di lanolina presente e di una fase di pettinatura: la fibra, infatti, è molto simile a dei capelli e per far sì che mantenga tutte le qualità deve essere lavorata con cura e con un lavoro manuale molto attento.
Dopo il lavaggio il filato viene asciugato all’aria. Tutto il processo di ricavo della lana di alpaca suri è etico e completamente realizzato a mano: anche la rasatura viene infatti realizzata in questo modo con un rasoio elettrico a mano. Il processo di rasatura deve essere molto delicato e allo stesso tempo sbrigativo per arrecare il minor stress possibile agli animali che sono spesso spaventati dal rumore del rasoio più che dalla rasatura stessa. Il trattamento avviene in maniera così delicata che anche le alpaca incinte possono essere tosate senza problemi. Prima ancora della rasatura gli animali vengono raggruppati in base al colore del vello, poi avviene la fase di cardatura e smistamento che spesso eseguono le donne in sud America senza l’ausilio di macchine.
In ultimo, a conferire alla lana la sua robustezza finale vi è la torsione che genera le fibre effettive. Da questo momento in poi avviene la magia: sono molteplici i capi che si possono realizzare con la lana di alpaca suri, uno dei materiali tessili più belli e pregiati al mondo.
Ph: Io Alpaca, Web, Manuela Conti, Alpaca Mining
Comments (13)
Bellissimi animali e grazie per la bella lana prodotta.
Sono bellissimi! Mia figlia era andata a lavorare come volontaria in una fattoria in Francia e ne ha aiutato a nascere uno ❤️ la proprietaria poi filava la lana …piccola produzione però. Grazie come sempre
Non conoscevo alpaca suri articolo interessantissimo avere un capo con la sua lana deve essere meraviglioso.
Bello rileggervi dopo le ferie! Grazie per le varie info che ci arricchiscono ♥️
Articolo molto interessante
Bellissima ed interessante spiegazione!!
C’è un mondo dietro la storia di ogni gomitolo!!
Grazie famiglia Arcobaleno 🌈
Bellissimi. Articolo interessante. Grazie
Fantastico!!! 🤩
Grazie sempre notizie nuove. Articolo interessante
Articolo molto interessante..grazie per le tante informazioni..😍
Cara Tatiana, anche questo articolo è stato molto bello e interessante,spiegato proprio bene. Grazie a tutto lo staff!👏👍🌹🤗
Bellissimi animali e fantastica lana!!!
Non si smette mai di imparare! Ora quando leggerò le etichette saprò un po’ meglio cosa scegliere!